Le giornate si dividono in due categorie: giorni leggeri e giorni pesanti.
Nei giorni leggeri tendi ad essere predisposta al perdono, lasci correre, ti senti come un elemento integrato nell'armonia dell'universo, lasci passare i pedoni quando sei in moto, non ti arrabbi quando maghi si pulisce le mani sporche di cioccolato sul divano di lino bianco, sei empatica con gli amici che ti confessano i propri tradimenti. Ti godi una certa superficialità e noncuranza verso il destino del mondo e reagisci con sorriso ebete alle unghie che si spezzano.
Nei giorni pesanti viene fuori il lato melodrammatico: potresti tranquillamente essere la prematura reincarnazione di Mario Merola.
Non c'è dubbio, sei il protagonista assoluto di un disegno del destino. Destino per lo più avverso.
Ti spari un filotto di brani emo, romantici e punk, che chiaramnte parlano tutti di te, e ti commuovono per quanto sono vicini alla tua anima straziata.
La mente diventa un maelstrom, ti si accavallano pensieri che impastano ricordi della scuola elementare, delusioni della vita, pessimismo sul futuro, rivisitazione certosina dei peggiori episodi del passato. Sei certa di quanto segue: tuo marito ha un'amante, la sua ex ti ha fatto la macumba, tua figlia è destinata a sofferenza eterna per eccessiva sensibilità, il tuo gatto è autistico, un nemico segreto sta organizzando una campagna diffamatoria nei tuoi confornti. E i tuoi capelli sono sempre più crespi.
Questi giorni, quelli pesanti, coincidono bizzarramente con il PMS. To be continued.
martedì, marzo 23, 2010
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