martedì, agosto 31, 2010

Cariatidi e dèi greci assortiti


IO: ti è piaciuto il partenone?
Carlo: immensamente
IO (scettica): davvero?
Carlo: si bè, dai, tutte ste storie per quattro colonne in croce
IO: veramente in verticale
Carlo: si, ma sempre quattro colonne sono. In stile dorico.
IO: mi stupisci. stile dorico...
Carlo: si, mentre le cariatidi stile eolico
IO: eolico eh?
Carlo: si, eolico, da eolo
IO: che era uno dei sette nani?
Carlo: no era il dio del vento
IO: già. e poi c'è lo stile fotonico, in onore del dio della luce

mercoledì, agosto 25, 2010

A volte ai mulini girano le pale

Al mare ho conosciuto la Tipica Signora Bene milanese. Ha una bambina e un bambino bellissimi, e un marito affascinante e benestante. Insomma la tipica famiglia del mulino bianco.
Tranne che, invece di vivere nel mulino circondata da campi di papaveri, la Signora vive in un appartamento di 200mq in centro a Milano.
Invece di fare crostatine col grano trebbiato dal mugnaio di famiglia va a fare la spesa da peck.
Invece di spazzare la farina dal pavimento di pietra è coadiuvata da una filippina che ogni giorno le lustra il parquet di wengè e da una tata che le gestisce i figli.

Respect. E invidia. Se non che.
Un giorno la signora mi dice: "Sai, quest anno ho deciso di farmi due mesi di mare perchè sono arrivata a giugno DAVVERO stanchissima!"
................................ Ora. Tutte le donne che, oltre a lavorare, si smazzano i figli, a volte riescono pure a giocarci, puliscono il cesso, stirano a luglio con 35 gradi, non vedono l'ora di usare i punti dell'esselunga per comprare l'aspirapolvere nuovo, si sentano libere di riempire questi puntini come meglio credono.

martedì, agosto 24, 2010

Ufficio fronte mare

Mi trovo sulla splendida spiaggia di Cala Ginepro, Orosei, e vedo arrivare un inusuale ambulante: ha l'aspetto di un armatore abbronzato e distinto, bermuda bianchi e polo blu, capelli brizzolati e occhiali aviator. Trascina tranquillamente sulla sabbia, sotto il sole a picco di agosto, una bancarella. Dico, una bancarella vera e proria, dotata di ruote, dalla quale ciondolano collane di conchiglie e bracciali corallini.

"che fatica" commento guardandolo con partecipazione.

Lui, un vero signore, mi ripaga con un'occhiata impetosita, facendomi capire che io, della vita, non ho capito un tubo. Poi mi dice " fatica è alzarsi con la preoccupazione, coi pensieri, con l'ansia. Questo qui , è solo lavoro. E poi.... guardi che ufficio mi ritrovo" fa, allargando le baccia a contenere il mare, la spiaggia, e tutte le sue (orribili) collane di conchiglie.

"Fronte mare " dico sorridendo, e, finalmente, capisco.

giovedì, agosto 05, 2010

Blackout

Sono giunta ad una tremenda conclusione: non so più scrivere. Non ho più nulla di sensato su cui ironizzare o su cui sconcertarmi.
Tolgo il disturbo, tornerò qualora più ispirata.

mercoledì, agosto 04, 2010

Vintage malaga

Oggi sono stata accusata di essere una vecchia babbiona dalle ragazze del mio team, per aver ordinato alla nostra gelateria il gusto malaga.
Mi hanno detto che è un gusto molto anni 80 il che equivale, nel loro caso, a dire che è un gusto tipico di quando loro avevano due anni.

Quindi molto MOLTO vintage.
Posso essere d'accordo, infatti il gelataio, all'udire per telefono l'ordine inconsueto, ha negato perfino l'esistenza di un tale gusto. Chiaramente deve essere nato negli anni 80 pure lui.
E comunque il malaga è un gusto in estinzione, raro come il panda.

Io che distinguo le persone in due categorie: i gusti creme e i gusti frutta, propendendo ad avere rapporti umani e fisici solo con i primi, ritengo che gli estimatori del malaga siano persone solari, goderecce e mediamente pingui.

A parziale comfutazione della mia teoria va detto che in paesi evoluti e tiepidamente frigidi quali uk e francia, il malaga , pur nella traduzione svecchiata e meno libidinosa di rum-raisin, è un gusto comume, al pari della vaniglia.

Insomma in italia sono vecia, in uk sono ordinaria.

La mia adorabile bambina: racconto di mamma


Luglio è un mese un po' strano: maghi è dai nonni perchè i suoi genitori lavorano e non saprebbero dove altro lasciarla (parlare in terza persona attenua il senso di responsabilità).
Carlo si rilassa un po', io invece mi macero e mi sento in colpa ogni volta che esco a prendere un aperitivo con amici che riesco a vedere una volta l'anno, tra il 01-07 e il 31-07.

Domenica, quando l'abbiamo portata dai nonni, lei mi ha stretto forte dicendo "mamma ti voglio tanto bene, voglio tornare con te a casa".
Certo sentire una frase del genere potrebbe essere piacevole per una persona priva di disturbi della personalità.
Io invece, col mio consueto equilibrio emotivo, sono entrata in uno sbattimento senza fine, popolato di sensi di colpa, frustrazioni e presagi di sventura.

Poi l'ho messa a letto, e li, sdraiata vicino a me, appena prima di addormentarsi, mi dice: "mamma ci vediamo presto, non preoccuparti, mi diverto, coi nonni".
Ecco. Maghi ha tre anni e mezzo, ed è molto più matura di me. Speriamo che crescendo regredisca così ci incontriamo a metà strada.