giovedì, gennaio 28, 2010

La stangata

maghi ha tre anni, ama i numeri, le carte da gioco e le "pucci" (le pulci, ovvero le fiches). ed ha una faccia tosta che riuscirebbe ad impapocchiarsi chiunque.
ho tratto la conclusione che fosse pronta per imparare a giocare a poker.
infatti si è subito appassionata , ed è comprensibile, visto che su 5 mani la piccola ha sfoderato tre full, un tris e una doppia coppia.
IO sono il mago del poker e lei mi ha ripulito di tutte le mie pucci in dieci minuti.
vero è che giocando a carte scoperte è difficile bluffare e fare giochetti, attività che possono cambiare il corso della mano.
però è anche vero che contro un full di assi servito non c'è bluff che tenga.
ne deduco che, o mia figlia ha ereditato un innato istinto per il gioco d'azzardo, o ha un fondello pauroso.
in entrambi i casi penso di prenotare al più presto un volo per las vegas.

lunedì, gennaio 25, 2010

Post impersonale

Mi hanno accusato di essere troppo personale nelle cose che scrivo sul mio blog. L'ha detto carlo, ah no, non dovevo dirlo, è troppo personale, ok, l'ha detto quel signore affascinante e un po' burbero con cui convivo.

Allora per evitare di essere troppo personale parlerò con le parole dei nostri telefonini, i quali sono così intelligenti da correggerci automaticamente senza nemmeno chiedere il permesso, quando digitiamo un sms.

Quindi ieri mentre ero a roma mi arriva questo sms, dal signore di cui sopra:

"Come stai, ammirevole?" scrive lui

" Mi manchi, ammiraglio" rispondo io

"Ammore" è termine davvero troppo duro da digerire per uno smartphone. E decisamente troppo personale.

mercoledì, gennaio 20, 2010

Pedoni cavallo e regina

La fruttuosa mattinata mi ha permesso di fare il record di pedoni che tentano (invano) di suicidarsi finendo addosso al mio scooter. Ecco la classifica:

- incurante del semaforo rosso, ritenendo che stare sulla striscia pedonale ti assicuri ogni privilegio stradale, la signora attraversa con sdegno, mettendo a dura prova i miei freni e i miei nervi
- coppia di rimbambiti che, dopo aver chiaramente individuato il mio potente mezzo arrivare a pochi metri, attraversano comunque, offensivamente, come se beccarsi un cinquantino sulle rotule fosse una prospettiva invitante
- tripletta di colleghi che sul MIO marciapiedi, quello su cui parcheggio ogni mattina, si mettono in formazione da calcio di punizione e oltre a non farmi passare sì lamentano che gli faccio un pelo con lo specchietto
La mia pazienza ha un limite, domani taglio i freni col tronchesino

lunedì, gennaio 18, 2010

Lasagne e Lady Gaga

Ieri ho rispolverato due consuetudini che mi appartengono ma che giacevano impolverate nel mio subconscio: uno: cucinare di domenica mattina, ascoltando MTV: con un sottofondo adeguato (Matteo Becucci, coordinato alla lasagna, e Timbaland, in linea con il tiramisu) e agghindata come l'attività richiede, grembiulino, capelli legati e frusta in mano (quella per la besciamella, non il gatto a nove code), mi sono sentita un po' massaia, una sensazione stabilizzante e serena.
Due: ballare. Mentre Maghi e Carlo giocavano con la playstation a un gioco splatter, invece di preoccuparmi dei probabili danni psicologici permanenti che un'attività come lo sventrare mostri col bazuca può provocare su una bambina di tre anni, ho deciso di approfittare del momento di libertà per farmi possedere dal demone del ballo. Dato che capita ormai raramente che entità di qualsiasi genere decidano di possedermi ci ho dato dentro, ho infilato una serie di riempipista: Madonna con Celebration, Lady Gaga con Bad Romance, i Dari con Casa Mia Casa Mia (il lato trash del demone), e Elvis pesantemente "The Pelvis" nel video di Suspicious Minds: il demone nostalgico.
Ballare mi ripulisce, è come uno scrubbing dell'anima, viene fuori tutto quello che è secco e inquinante e ritrovo l'energia. Per quanto mi riguarda Lady Gaga è mille volte più efficace di qualsiasi strizzacervelli.

sabato, gennaio 16, 2010

Proposito per l'anno nuovo #3: essere più dolce con mia figlia

Stamattina alle 7 mia figlia che di solito la si deve svegliare a cannonate si intrufola delicatamente nel mio letto, mi da un energico pizzicotto sulla guancia per essere certa di catturare la mia attenzione e con tono terrorizzato mi chiede "mamma! devo andare a scuola ???". "No, amore, oggi è sabato", biascico. Silenzio, un secondo, due sec... "Allora andiamo a fare colazione???" dice lei, arzilla, allegra, eccitata. Io, incazzosa, ingrugnita, impastata "ma scusa, non puoi aspettare un po'? che fretta hai?". Lei "eh, voglio tanta mamma"
Come si fa? come si fa? come si può non essere felici di alzarsi alle sette di sabato, così?


venerdì, gennaio 15, 2010

Proposito per il nuovo anno #2: non perdere il controllo

anni fa, tanti anni fa, ero solare e ottimista, tutti erano buoni fino a prova contraria, e trovavo la gente interessante.
era quando i bravi ragazzi mi trovavano positiva ed adeguata.
ma c'era già da qualche parte il seme del dissidio. che la vita ha fatto germogliare.
a poco a poco ho imparato che: non ci si può fidare degli uomini, almeno di quelli che sostengono di amarti, che il lavoro non è una cosa che si fa per passione, che è più utile essere furbi che intelligenti, duri che comprensivi, realistici che romantici.

ma in quanto cuspide cancro-leone, in bilico tra acqua e fuoco, non posso che oscillare tra ottimismo e disperazione, illusioni e cinismo, ragione e istinto, e non mi trovo a mio agio in nessuno dei due campi da gioco.

il che mi porta a perdere il controllo, talvolta. spesso. totale comprensione per l'incredibile hulk. oltre a sbrindellare decine di jeans, è che perdi proprio il lume, non sai cosa stai per combinare, per dire o fare e non riesci a fermarti, ti plachi solo quando hai distrutto tutto ciò che di umanamente più prezioso ti circonda.

è un esercizio aerobico, fa bene alla linea, ma può avere controindicazioni sulla vita privata.
ho raso al suolo e ricostruito da zero la mia vita così tante volte che ormai dover solo ristrutturare o fare ordinaria manutenziane mi risulta davvero difficile.
cosa si fa quando non si possono più buttare bombe?

mercoledì, gennaio 13, 2010

Proposito per il nuovo anno #1

Prendere la vita con più filosofia.
Sempre che io riesca a sopravvivere.

lunedì, gennaio 11, 2010

Superpotere

Uno direbbe che essere l'uomo invisibile sia una figata, puoi ascoltare indisturbato i discorsi degli altri, entrare nel tuo negozio preferito e zanzare quello che ti pare passando inosservato e cose cosi.
In realtà nemmeno il superpotere è scevro da complicazioni.
Intanto se sei invisibile ti tocca andare in giro nudo. E scalzo. Il che, se sei un uomo invisibile domiciliato a milano può essere poco igienico e talvolta letale. E come ti sposti, tu uomo invisibile? non puoi certo guidare la macchina, o la moto, nè prendere il taxi. Rimangono solo i mezzi pubblici.
Quindi, dopo aver preso la linea rossa a pagano, essere stato stritolato e calpestato, nudo e scalzo, da una folla maleodorante e sudaticcia, scendi acciaccato e contaminato a san babila, dove hai intenzione di infilarti nel negozio di jimmy choo e sottrarrre un bel paio di sandali e una borsa.
Ma: dove li metti? tu sei invisibile, loro no. E i fenomeni di levitazione oggetti non sono più di moda. La gente è cinica, preferisce i maghi che si infilano nudi in un blocco di ghiaccio.
Morale: essere un supereroe a milano è un handicap.
La città favorisce il medio man. Il vero superpotere è strisciare una carta con credito illimitato.

giovedì, gennaio 07, 2010

Rivendicazione linguistica

Amerigo Vespucci scopre un bel pezzo di sudamerica: arrivano gli spagnoli e hola hola depredano e iniettano l'idioma.
Giovanni da Verrazzano scopre la baia di new york: pieni di gratitudine gli yakee gli dedicano un ponte che nessuno sa come promunciare perchè intanto gli inglesi si sono allargati diffondendo una forma distorta della loro lingua in tutto il continente.
Caboto scopre il canada: inglesi e francesi ringraziano e si dividono il territorio.
Cristoforo Colombo scopre niente meno che l'america: gli stati uniti iniziano una campagna di diffamazione che prima lo espropria della nazionalità italiana spacciandolo per portoghese (gli americani nella loro approssimazione geografica ritengono inferiore ogni razza che inizi con "porto" (portoghesi, portoricani), e in seguito lo fa apparire come un fetente mercenario senza scrupoli (non come quei santarellini dei conquistadores e dei cow boys d'america).
Gli italiani hanno mercanteggiato, viaggiato, scoperto, navigato, cazzato rande, scalato trinchetti affrontato pirati e hanno rimediato solo improperi e fama dubbia.
Oggi, dopo il mazzo che si sono fatti i nostri coraggiosi predecessori, in brasile si parla portoghese (giustamente, essendo il brasile vicino a portorico), in sudamerica lo spagnolo, ovunque l'inglese, il francese dilaga tra canada e caraibi, persino l'olandese è lingua ufficiale delle antille.
L'Italiano, lingua antica che ha dato da mangiare un po' a tutte le lingue europee, ormai si parla (e male) giusto sulla nostra penisola. ah, no, non dimentichiamo la svizzera ticinese. anzi, si, dimentichiamola.