martedì, giugno 30, 2009

Onda anomala

Intravedo una storia nascere, qui vicino a me, di quelle che devono rimanere galeotte perchè lei è impegnata, e perchè lavorano insieme, allora dissimulano anche a sè stessi, scambiano due parole a pranzo e non riescono a guardarsi negli occhi per paura che se solo i loro sguardi si incontrano allora sarà chiaro a tutti quello che stanno provando pensando desiderando.

Comprimono i desideri, forse, perché sarebbe difficile gestire il casino, ma non ce la possono fare, chiaro come il sole che gli ormoni stanno per esplodere e che presto dovranno trovare un angolo dove baciarsi con l'urgenza degli amanti clandestini.
Sono mie fantasie? reminiscenze, incubi?
La passione ingestibile mi fa paura anche solo quando la intuisco negli altri.
Eppure, non è una delle poche cose per cui valga la pena soffrire e distruggere, e per questo totalmente imperdonabile ?

giovedì, giugno 25, 2009

In moto

Le situazioni più intime in cui ti puoi trovare con un uomo sono dormirci inseme o essere in moto con lui.
Le persone quando sono a letto condividono un bisogno naturale, e devono per forza essere sè stesse, non si può certo fingere mentre sei senza trucco e in mutande. Il buio poi aiuta a rilassarsi, ad abbassare le difese. Chiudendo gli occhi le persone parlano meglio e anche se non parlano, si imparano a conoscere per intuizione.

La moto però... al di la del fatto che un uomo che sa staccare e piegare decentemente in curva è già di per sè attraente, la situazione moto, che si tratti di ducati monster o di uno scooter scarabeo, si presenta intrigante. Ovvio: condividi uno spazio minuscolo delimitato da una sella E non puoi parlare.
Le parole, si sa, servono a tenere a bada la tensione, come in ascensore. In moto non si può. O meglio, non si deve. Rovina davvero l'atmosfera. Per una volta c'è la possibilità di comunicare col corpo, ed è perfettamente legittimato dalla situazione.

Attenzione quindi al linguaggio non verbale della vostra compagna. Osservando vari centauri ho notato tre comportameti distintivi:
- lei sta aggrappata alle maniglie in coda alla moto: o è molto timida, o vi considera un mero espediente logistico.
- lei vi cinge i fianchi/maniglie dell'amore, dolcemente, senza stringere. Quando frenate vi appoggia delicatamente le sue parti morbide sulla schiena. Se vuole comunicarvi qualcosa (tipo indicarvi un tramonto o segnalarvi la presenza di un autogrill) vi sfiora leggermente la manica o fa capolino con la testa sopra la vostra spalla: la ragazza è interessata a voi, o per lo meno il suo corpo si sente a proprio agio attaccato al vostro ed è già un buon segno.
- lei vi sta aggrappata come un'arsella e ad ogni minimo cambio di velocità cozza violentemente il suo casco contro il vostro: non è pazza di voi, è terrorizzata.

Un consiglio a tutti gli uomini: una staccata in curva vale più di mille parole.

lunedì, giugno 22, 2009

Purgatori ittici













Odio il lago.
Qualsiasi attività che in ambito marino appaia ludica e solare, al lago suscita un senso di disagio.

Per qualche anno ho fatto vela a domaso. Ecco, persino il planare, atto catartico per eccellenza, sul lago di como si affrontava con una certa diffidenza.

Sarà perchè scuffiare nel lago, in quell'acqua scura e pesante, dava sempre l'impressione di cadere nel maelstrom e di mai più riemergere.
Appena vedevo la raffica increspare l'orizzonte presagivo che, pippe come eravamo, io e il mio equipaggio saremmo finiti in acqua, la mia muta si sarebbe congelata, e le mie adidas stan smith inzuppate (non potendo portare il tacco 12 in barca c'era comunque la necessità di mantenere un certo stile). Leccavo sulle labbra quell'acqua innaturalmente non salata e ostile e allora sapevo, sentivo: il lago ha qualcosa che non va.

Pensateci un attimo: il lago è in effetti uno stagno più grande e non per questo meno puzzolente. Al lago persino i pesci son brutti, tutti spinosi, grigiastri, immusoniti. In parte sarà certo dovuto al fatto che si incrociano tra parenti, non potendo trovare il pesce della loro vita in altre acque, in parte sarà il fatto che star sempre li senza poter esplorare posti nuovi chiude la mente, abbrutisce.
Cioè, al mare: delfini, tonni, pesci spada, nel lago: lucci, persici, tinche, orrori della specie ittica, che certo furono allontanati dal mare ed esiliati in quegli stagni maleodoranti perchè troppo poco avvenenti per poter albergare nei sacri regni di Nettuno. Qual'è il Dio dei laghi? sono così sfigati che sono pure senza dio.

giovedì, giugno 11, 2009

Pubblicità Progresso














Nuova campagna per la riabilitazione degli oggetti. E del loro potere terapeutico. Quest oggetto, che già dal nome, Rose Vertigo, stimola un numero imprecisato di sensi, è a mio avviso piuttosto vicino all'opera d'arte da cui si discosta forse solo per il fatto di essere una produzione multipla, seppur limitata. D'altra parte la serialità dell'arte è stata sdoganata da Andy Warhol che riproduceva più opere d'arte lui di quanto un falsario stampi banconote.
Un oggetto ti può curare, ti può restituire un po' di amor proprio, voglia di piacerti, tempo per te stessa. Le borse in particolare sono oggetti molto generosi e democratici in quanto ti abbelliscono a prescindere dalla base di partenza, non si formalizzano sulla tua taglia e se ingrassi o invecchi non storcono il naso.
Certo, come ogni cura efficace, non è a buon mercato, ma preferireste spendere 1700 Euro per questa borsa di Valentino o in 10 sedute con uno strizzcervelli che passa il tempo a ripetere le ultime frasi che gli dite?

martedì, giugno 09, 2009

Casting per il Picchio

Quando leggo un libro che mi piace mi vien sempre da fare il casting mentale dei personaggi, ovvero immaginare quale attore sceglierei per interpretare i protagonisti del libro nella traduzione cinematografica.
Ora, sto leggendo un libro che mi ha fatto innamorare dei personaggi.
Lei, una principessa europea esiliata in un casermone invaso dai rovi vicino a seattle, capelli fulvi e sognatrice incompresa, deve essere per forza Scarlett Johansson.
Lui però. Bombarolo fuorilegge, con una morale tutta propria e un insospettabile romanticismo eroticheggiante, pure lui rosso di capelli, lui non lo riesco a trovare, e la cosa mi indispettisce. idee?

lunedì, giugno 08, 2009

A Londra per una sera















Tramonto ocra sul fiume, skyline di ruote d'acciaio e palazzi antichi pieni di guglie, brezza fresca che deterge il cielo e fa sembrare gli sprazzi di azzurro più blu. Tante persone, sempre, ovunque.
Ho perso il privilegio di abitare in una città che gli altri invece possono solo visitare come turisti.