giovedì, maggio 25, 2006

Non si può che girarsi o succhiarsi i pollici

Per la prima volta credo di aver finalmente capito cosa prova una mamma, a parte il mal di pancia e il vomito. Ho visto mia figlia, alta 18 centimetri (ebbene si, è femmina, come il mio ginecologo rabdomante aveva previsto), sbadigliare (certo non è proprio un luna park lì dentro), massaggiarsi il collo e succhiarsi il pollice di fronte ai miei occhi sbalorditi, dentro la mia pancia.
M'ha preso la sindrome della mamma zuccherosa.

mercoledì, maggio 24, 2006

Cristiana e Daniela


C’è qualcosa che mi rende felice nella mia vita, anzi tante, ma questa mi raggiunge di rado, e vale la pena di dirla.
Ho due amiche, Cristiana e Daniela, loro all’inizio erano amiche mie, tra di loro non si conoscevano, anzi un po’ si schifavano, poi hanno iniziato una danza di avvicinamento cauto e ineluttabile, e al mio ritorno da Londra le ho ritrovate vere amiche.
Le mie amiche non sono come le altre femmine. Non sono oche, gattemorte, vanitose, smorfiose, false come le donne amiche spesso sono.
Tutti gli altri difetti li hanno, come me.
Ci vediamo poco, ma io amo incontrarle di sabato, verso mezzogiorno, per pranzo. Intorno ad una piccola tavola apparecchiata si discute con gioia.
Parliamo di noi, e qualche volta di uomini. Parliamo del matrimonio di Daniela, parliamo della mia pancia, delle idee imprenditoriali di Cristiana, gioie e dolori.
Daniela si lamenta del servizio e delle mie braccia magre, Cristiana alza gli occhi al cielo e io rido.
Tutto regolare. Ho bisogno di loro per ricordarmi che la nostra vita in fondo si può riassumere tra un insalata di polpo e un caffè macchiato. Raccontata così è leggera, e sembra quasi speciale.

lunedì, maggio 15, 2006

Germi

In Liguria a maggio sembra che tutto il mondo sia impegnato in un’unica attività: riprodursi. La natalità zero italiana trova una confutazione plateale in un luogo dove l’età media sarebbe inferiore agli 8 anni se non fosse per le nonne che accompagnano le pericolose creature motorizzate (il lungomare è affollato di macchinine elettriche e biciclettine guidate da microbi in caschetto e nike misura 32) .

I bambini sono chiaramente già dei piccoli animali, come d’altra parte le bambine mostrano il gene della zoccolaggine già dalla culla.
Osservo con tenerezza un marmocchio sui 7 anni che arrivando in bicicletta da un carruggio si avvicina alla mamma e le mostra orgoglioso uno stupendo fiore di magnolia giallo.
- Guarda mamma, l’ho trovato sulla strada
- O, Mattia, che meraviglia!
Il bambino, beccatosi ormai il complimento, prende il fiore, e con una violenza inaudita tenendolo per il gambo inizia a sbatterlo sul pavimento facendo strage di petali e polline .
Poi monta in sella di fronte agli occhi inorriditi della madre e torna e fare il teppista coi suoi compagni di merende.

Gli uomini sono strani, e non migliorano crescendo.
Meditando sulla scarna mascolinità del violentatore di magnolie osservo sul tavolino vicino al mio un ragazzo che con lussuria scarta un cartoccio di focaccia superunta e staccandone delle strisce fa la zuppetta nel cappuccino, raccogliendo con cura religiosa la schiumetta sui bordi.

Alzo gli occhi al cielo rassegnata e mi rifugio nel mio gelato, grazie a dio a celle ligure esiste ancora il gusto malaga.

giovedì, maggio 04, 2006

Riapparizioni e mutazioni


Sono tornata, con meno nausea e più pancia.
Ho scoperto che la maternità colpisce le donne come un evento devastante, a volte inopportuno, spesso incomprensibile per il proprio stesso corpo.
In ogni caso, non voglio diventare come una di quelle gestanti che a tre mesi, ancora magre come fusi, già circolano con tuta, scarpe da ginnastica e fasce di seta nei capelli.
Io rimango fedele al tacco 10, fnchè la forza di gravità me lo consente. E per favore, se inizio a parlare di tecniche di parto sparatemi in fronte.
Voglio solo dare un aggiornamento veloce su un fatto curioso che non è una leggenda metropolitana ma una seria bizzarria biologica. Le voglie.
Le mie riguardano al momento: acqua tonica a fiumi, yogurt alla prugna, sedano e maionese, pancarrè con emmenthal e peperoni sottaceto, pollo al curry. Ma esse sono mutevoli e imprevedibili.
Non sopporto più: succo di frutta all'albicocca. Prosciutto cotto. Biscottini da tè.
Ho altre voglie, che non posso rivelare in una sede pubblica.