giovedì, gennaio 07, 2010

Rivendicazione linguistica

Amerigo Vespucci scopre un bel pezzo di sudamerica: arrivano gli spagnoli e hola hola depredano e iniettano l'idioma.
Giovanni da Verrazzano scopre la baia di new york: pieni di gratitudine gli yakee gli dedicano un ponte che nessuno sa come promunciare perchè intanto gli inglesi si sono allargati diffondendo una forma distorta della loro lingua in tutto il continente.
Caboto scopre il canada: inglesi e francesi ringraziano e si dividono il territorio.
Cristoforo Colombo scopre niente meno che l'america: gli stati uniti iniziano una campagna di diffamazione che prima lo espropria della nazionalità italiana spacciandolo per portoghese (gli americani nella loro approssimazione geografica ritengono inferiore ogni razza che inizi con "porto" (portoghesi, portoricani), e in seguito lo fa apparire come un fetente mercenario senza scrupoli (non come quei santarellini dei conquistadores e dei cow boys d'america).
Gli italiani hanno mercanteggiato, viaggiato, scoperto, navigato, cazzato rande, scalato trinchetti affrontato pirati e hanno rimediato solo improperi e fama dubbia.
Oggi, dopo il mazzo che si sono fatti i nostri coraggiosi predecessori, in brasile si parla portoghese (giustamente, essendo il brasile vicino a portorico), in sudamerica lo spagnolo, ovunque l'inglese, il francese dilaga tra canada e caraibi, persino l'olandese è lingua ufficiale delle antille.
L'Italiano, lingua antica che ha dato da mangiare un po' a tutte le lingue europee, ormai si parla (e male) giusto sulla nostra penisola. ah, no, non dimentichiamo la svizzera ticinese. anzi, si, dimentichiamola.

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