giovedì, gennaio 26, 2023

Control Free-ak

 È quasi impossibile avere pieno controllo sugli eventi della propria vita, figuriamoci su quella di altri.

Eppure. Ho realizzato, tra il km 6 e il km 7 della mia corsa di oggi, che esiste un motivo semplice e quasi ovvio per la mia ansia e per quel senso di caduta nel baratro, che ogni tanto provo.

Ci arrivo.

In tanti anni di vita, pure troppi, ho imparato a gestire i miei fallimenti, le mie cadute, le mie debolezze. Non del tutto, ma ci convivo.

Quello a cui non ero preparata è questa sommatoria matematica elevata alla potenza ennesima delle proprie paranoie e sensazioni, quando si tratta delle difficoltà, delle angosce e delle insicurezze di una figlia adolescente.

Tu vorresti assorbire e detonare tutto cio’ che la fa star male, stendere una rete di protezione per parare le sue cadute, ancora meglio, sostituirti a lei nei momenti di difficoltà. Perché sentire direttamente il male sarebbe più facile e tollerabile che non vederlo scorrere sotto la sua pelle senza poterlo arrestare.

E questo, ovviamente, non é possibile. E non sarebbe giusto. Una madre dovrebbe permettere alla propria figlia di sperimentare il bene così come il male, fornire direzione e strumenti, e lasciare che le esperienze arrivino in modo naturale a forgiarne il carattere.

Razionalmente l’abbiamo capito. Adesso però come la risolviamo la cosa, emotivamente?