martedì, gennaio 24, 2006

Zanza Penn


Sean Penn è incavolato come una biscia, perchè gli hanno zanzato il suo legittimo nome gmail.
Baricco sostiene che l'unico atto che nella vita facciamo con totale sincerità è scegliere un nome, quindi ci devono essere un sacco di persone a sto mondo che si sentono molto scionpenn.
L'altro mio guru letterario, Douglas Coupland, fa anche notare che dal momento che alla nascita abbiamo poca voce in capitolo sulla scelta del nostro nome, l'unica chance che abbiamo di averne uno che dica qualcosa di noi è scegliere un indirizzo email.
Cosa si evince della personalità di una che si chiama vitamina.g? Meglio o peggio di SeanPenn?

1 commento:

Niccolò ha detto...

L'autore nel suo apice introspettivo si interroga sul recondito significato dello pseudonimo a se medemimo accostato.
Dallo stesso ne deriva una precisa intenzione di lasciarsi in ogni caso riconoscere.
La radice "Vitamina" porta nella fonetica e nel significato ad un'immediata sensazione di positvità e benessere. Non necessariamente intrenseche ma devote, ovvero dedite all'umile uditore o ospite.
Il punto "." segna un distacco, una desiderata lontananza intellettiva dal suffisso. Una crasi atta a delimitare, almeno in apparenza convenzionale la Vitamina dalla G.
La "G" riporta ovviamente e di primo acchito al nome dell'autore ma pure al lavoro svolto dall'autore altresì ad uno dei più bei suoni dell'alfabeto italiano. Palatale di grande musicalità.
Infine l'accoppiata ".g" sottende con garbata malizia il dubbio, la domanda eterna dell'uomo e della sua esistenza ed ovviamente a richiami di Eros e derivati.
L'autore si dimostra ancora perfettamente lucido ed incisivo regalandoci un mondo immaginario ed esplorabile con la fantasia in sole due parole. Passato il tempo dell'"immenso illuminante", è tempo di nikname e questo gli fa onore.

In fede
Prof. Oloccin Lavidaski