lunedì, gennaio 30, 2006

PMS



Volete sperimentare la sensazione di una forte sindrome premestruale?
Andate a vedere questo film.
Non posso esprimere giudizi di merito sulle sue qualità artistiche, ma posso tranquillamente fornire il quadro sintomatologico provocato dalla sua visione

Malessere progressivo legato a stati di inquietudine sparsi
Sudori freddi
Paranoia
Dubbi amletici riguardanti la propria identità
Cinismo
Alterazione della realtà
Impoverimento delle riserve energetiche
Depressione crescente
Lieve nausea
Atteggiamento cataclismatico (uscirò dal cinema e verrò stirata da un tram)
Intimorimento relazionale (prima o poi mi tradirà con il parquettista)
Ma sopra a tutto: consunzione. Assistere a questa storia di passione incompiuta intermittente esplosa a brevi tratti che si trascina per anni corrodendo i personaggi (e gli spettatori) ti appiccica addosso un senso di malattia cronica.
Eppure sono convinta che gli unici lati dell’amore abbastanza interessanti da essere raccontati in un film siano quelli estremi, quelli insomma che hanno come unico scopo il fatto di esistere, invece che la felicità dei protagonisti. Ma in questo film l’esplosione è trattenuta all’infinito e alla fine tutto si smorza, senza soddisfazione, lasciandoti con l’idea che tutto il tuo patire non sia servito a nessuno. Ingrato, Ang Lee.

1 commento:

Niccolò ha detto...

Ecco la risposta al saggio Carlo che domandò: "Al cinema...a fare che"? grande!
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