mercoledì, febbraio 08, 2006

Il dilemma del fashionista


Spesso mi viene sottoposta una domanda, che solleva ingenti dubbi filosofico-mondani
“Giorgia, mi puoi dire se questa borsa di Gucci in vendita su Ebay è vera o falsa, tu che te ne intendi (de che?)
La borsa sembra vera, ma… costa più di un falso, e meno di un vero…”
Qui subentra l’insanabile dilemma del lusso a buon mercato.
Il valore del marchio di lusso non sta nell’oggetto in sé, ma nel suo prezzo inaccessibile.
Allora dico, perché vuoi pagare meno un vero Gucci, o perché vuoi pagare di più un tarocco?
In fondo, diceva Groucho Marx, non vorrei mai far parte di un club che mi accetterebbe come suo membro.
Ovvero, se la borsa Gucci te la puoi comprare pure te, non è più esclusiva, e quindi perde il suo fascino.
Soluzione 1: vai in via montenapoleone, lasciaci il tuo stipendio di febbraio (possibilmente evitando lo stillicidio di sudore in fase di firma della ricevuta della carta di credito) torna a casa con la tua bellissima hobo guccissima da 3000 euro e mettila con la sua sacca antipolvere nell’armadio, dove realisticamente rimarrà per i prossimi 25 anni, perché avrai il comprensibile terrore di usarla.
Tanto se la usi, prendendo la metropolitana, e abbinata al capotto di H&M tutti pensano che sia tarocca.
Soluzione 2: vai al sottopasso della fermata di Moscova e investi i tuoi bei 30 euro, scegli l’ultimo modello monogrammato e sfoggialo senza mostrare paura, guarda tutti come se fossero cacca. Menti a te stessa e soprattutto al prossimo tuo, e avrai una vita da tarocca felice.
Mumble.

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