lunedì, maggio 15, 2006

Germi

In Liguria a maggio sembra che tutto il mondo sia impegnato in un’unica attività: riprodursi. La natalità zero italiana trova una confutazione plateale in un luogo dove l’età media sarebbe inferiore agli 8 anni se non fosse per le nonne che accompagnano le pericolose creature motorizzate (il lungomare è affollato di macchinine elettriche e biciclettine guidate da microbi in caschetto e nike misura 32) .

I bambini sono chiaramente già dei piccoli animali, come d’altra parte le bambine mostrano il gene della zoccolaggine già dalla culla.
Osservo con tenerezza un marmocchio sui 7 anni che arrivando in bicicletta da un carruggio si avvicina alla mamma e le mostra orgoglioso uno stupendo fiore di magnolia giallo.
- Guarda mamma, l’ho trovato sulla strada
- O, Mattia, che meraviglia!
Il bambino, beccatosi ormai il complimento, prende il fiore, e con una violenza inaudita tenendolo per il gambo inizia a sbatterlo sul pavimento facendo strage di petali e polline .
Poi monta in sella di fronte agli occhi inorriditi della madre e torna e fare il teppista coi suoi compagni di merende.

Gli uomini sono strani, e non migliorano crescendo.
Meditando sulla scarna mascolinità del violentatore di magnolie osservo sul tavolino vicino al mio un ragazzo che con lussuria scarta un cartoccio di focaccia superunta e staccandone delle strisce fa la zuppetta nel cappuccino, raccogliendo con cura religiosa la schiumetta sui bordi.

Alzo gli occhi al cielo rassegnata e mi rifugio nel mio gelato, grazie a dio a celle ligure esiste ancora il gusto malaga.

Nessun commento: