giovedì, luglio 20, 2006

tanti compleanni e troppe feste

quando una donna smette di sentirsi speciale è facile che incappi in un uomo ordinario.
è uno spostamento quasi impercettibile, lento. è un viaggio che ha ad un estremo il sentire che quello che un uomo fa per te è dovuto e all'altro estremo la consapevolezza che quello che un uomo non fa per te o fa contro di te è accettabile.

lungo il Cammino trovi un amico, il Cinismo, che ti aiuta a rivedere la tua visione delle persone.
parti sentendo che sei unico per il destino. immagini che la gente sia tutta potenzialmente ricca di scoperte e che possa servire alla tua esperienza personale. apertura opportunistica al mondo, che di fatto è lì per te. quella sensazione di sentirti fuori posto (ovunque) che ti accompagna dalla nascita la ribalti a tuo favore, impari a sentirti unico e per questo interessante (ovunque). abbracci l'idea di Pasolini, che Cultura è riuscire a parlare con chiunque.

poi il Cammino, irto di ostacoli falsità regole semplificazione conformismo, a cui la tua Specialità non ti sottrae per diritto naturale, ti instilla il ragionevole dubbio che questa storia della unicità sia tutta una sòla è che in realtà sei una persona abbastanza mediocre.
continui a sentirti fuori luogo ovunque, ma rivedi un attimo Pasolini e in fondo decidi che puoi rinunciare alla Cultura.
la gente inizia a perdere quel fascino dell'ignoto, emergono pochi individui che riconosci subito perchè per stare bene nel mondo devono stordirsi in qualche modo, con la comicità, l'ironia, il cinismo o l'alcol.
in fondo stai bene, in un equilibrio altalenante tra luce ottimismo solarità e buio noia rifiuto.
duro è il momento in cui ti rendi conto che la persona che ti sta accanto non si deve stordire per stare bene in mezzo a quello a cui tu ormai sei impermeabie, perchè quello lì è il suo mondo.

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