Eravamo al liceo, traducevamo Orfeo ed Euridice, versione latino-italiano. Il mio compagno, Massi, arrivò incolume fino all’ultima strofa (era bravo, lui) finchè giunse l’”aer”….
Ecco qui uno stralcio della versione, dai bei tempi andati:
“Orfeo, presa così per mano la sua sposa iniziò il suo cammino verso la luce ma durante il viaggio, un sospetto cominciò a farsi strada nella sua mente pensando di condurre per mano un'ombra e non Euridice.
Dimenticando così la promessa fatta [ovvero quella di non voltarsi verso Euridice, o l’avrebbe persa per sempre] si voltò a guardarla ma nello stesso istante in cui i suoi occhi si posarono sul suo volto Euridice svanì , Orfeo si sporse cercando di afferrarla ma le sue mani riuscirono solo a stringere... l’”aer”.
Traduzione: Orfeo si sporse cercando di afferrarla ma le sue mani riuscirono solo a stringere.. le sue orecchie!
Molto romantico. Adoravo il liceo.
1 commento:
Ma non avrò più la forza
di portarla là fuori,
perché lei adesso è morta
e là fuori ci sono la luce e i colori;
dopo aver vinto il cielo
e battuto l'inferno,
basterà che mi volti
e la lascio alla notte,
la lascio all'inverno...
n'
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