Ho realizzato che provo un oscuro piacere nello stare distesa sulla poltrona del mio dentista ricciolino a farmi iniettare dosi massicce di anestetico e trapanare molari e premolari con cadenza settimanale. Oggi gli ho confessato che non avendolo visto per 15 giorni mi era mancato. Lui, dopo avermi torturato con l'elettrobisturi per un'ora e un quarto mi ha salutato con il solito: "è stato un piacere".
giovedì, maggio 10, 2007
mercoledì, marzo 21, 2007
Semplicezza
Serve essere innamorati come la prima volta che ci si è innamorati per riuscire a buttare dall'oggi al domani la propria individualità nel cestino e decidere che in fondo l'insonnia perpetua può essere una condizione vivibile. Quasi mistica. Questo mi ha fatto Margherita.
Iscriviti a:
Post (Atom)