giovedì, luglio 14, 2005
Jazz no more
Sono tornata dopo lungo silenzio per gridare con soddisfazione una certezza che ho finalmente realizzato: il jazz non mi piace!
Ecco, l'ho detto!
Avevo avuto come il dubbio, per un certo periodo, che sarei anche potuta diventare una fan di musica jazz (questo accadeva un anno or sono, quando venivo ammaliata da un concerto di Paolino Fresu in un fumoso pub londinese nell'East End http://t/zbi). Il dubbio è stato poi rinforzato da una performance indiavolata del ciabattato Chick Corea al Barbican. E da un secondo concerto (al Blue Note di Milano) di Fresu, così travolgente che ho dovuto irrompere nella soffitta degli artisti ed imbucarmi nella loro cena a base di spaghettini all'astice per chiedere un autografo sopra il cd DOPPIO che senza battere ciglio mi sono comprata. "Evvai, sono diventata una amante del jazz, è fatta", ho pensato, orgogliosa del mio upgrade musicale.
Ma dovevo presto subire una cocente delusione. Passando per una serie di xilofonari brani strumentali acid jazz e chitarristi fusion ho dovuto a poco a poco raffreddare i miei entusiasmi finchè finalmente il concerto di Lee Ritenour (http://t/zbe) ieri sera mi ha definitivamente aperto gli occhi: a me il jazz non piace!
Anzi di più: quei suoni perfetti tecnicamente ma completamente sparsi nell'aere senza armonia, un po' isterici alle volte, mi procurano una certa irritazione.
E' come se non ci fosse un apice a quella serie di note, come se non vedessi dove vogliono arrivare. Non riuscendo a trasmettermi emozioni, rimangono virtuosismi compiaciuti e distanti.
Me ne torno scornata ai Gorillaz e a Rachmaninov. Tenendomi in un angolino protetto l'adorato Fresu.
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